21 Mag L’Onicocriptosi
È una delle onicopatie più diffuse determinata dalla penetrazione di una porzione di unghia solitamente nei margini periungueali ma può colpire anche il margine distale o quello prossimale. Generalmente tale affezione è a carico dell’alluce ma può colpire anche le dita minori.
Possiamo inquadrare questa patologia mediante due classificazioni, la classificazione di Frost, che evidenzia tre tipologie di unghia incarnita a seconda dell’ eziologia:
- placca ungueale normale tagliata in modo scorretto con conseguente formazione di una spina ungueale che penetra nel bordo;
- placca ungueale che presenta una deformità verso l’interno di uno o di entrambi i bordi laterali della placca (quindi unghia involuta);
- placca ungueale normale con ipertrofia dei tessuti molli circostanti causata da microtraumi.
La seconda classificazione viene effettuata in base alla gravità della patologia. Si differenzia in quattro stadi:
1° STADIO: arrossamento e gonfiore del bordo periungueale;
2° STADIO: arrossamento, gonfiore e secrezione siero-purulenta del bordo periungueale;
3° STADIO: presenza di granuloma periungueale;
4° STADIO: presenza di granuloma periungueale e di ipertrofia della plica ungueale distale.
Solitamente ai soggetti del terzo e quarto stadio viene consigliato di effettuare un tampone da far valutare al medico curante per un’eventuale terapia antibiotica locale e/o sistemica.
I fattori predisponenti di questa patologia sono molteplici:
- Iperidrosi e sovrappeso;
- Taglio errato dell’unghia;
- Asse dell’unghia non allineata all’asse del dito;
- Patologie biomeccaniche dovute ad un’eccessiva pronazione dell’avampiede e conseguente iperpressione a livello dei margini ungueali;
- Conflitto fra primo e secondo dito sovraddotto;
- Utilizzo nella vita quotidiana di una errata tipologia di calzature come quelle da ginnastica negli adolescenti e a punta stretta e tacco alto nelle donne o calzature antinfortunistiche;
- Impiego di alcune tipologie di calzatura sportiva come ad esempio quelle da arrampicata, da calcio o da sport da combattimento.
Il trattamento podologico si sviluppa in due fasi ben distinte: la prima fase va dalla desensibilizzazione della zona da trattare, mediante una seduta laser ad azione antalgica, all’asportazione della porzione di unghia penetrata nella cute e alla conseguente cicatrizzazione della ferita mediante laserterapia; la seconda fase prevede il monitoraggio della crescita dell’unghia onde evitare le recidive. Nei casi più complessi si andrà a rieducare la curvatura della lamina mediante l’ortonixia ed eventualmente si procederà con la realizzazione di presidi medici su misura come le ortesi digitali e/o plantari.